Filosofo francese. Militò a lungo nel Partito comunista, dal quale
uscì dopo i fatti d'Ungheria. Ha lavorato alla sezione di sociologia
rurale del Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica e, dal 1967, ha insegnato
a Nanterre. Lo svolgimento del suo pensiero è interamente incentrato
attorno ad una rilettura originale di Marx, specialmente dei suoi scritti
giovanili, ed indirizzata ad una verifica dei temi marxiani (praxis, ideologia,
classi sociali, teoria dello stato) alla luce della nuova composizione delle
classi e delle trasformazioni avvenute nel capitalismo.
L. si è
inoltre adoperato nei suoi scritti filosofici a riprendere e rivalutare molta
parte della tematica hegeliana nell'ambito del materialismo dialettico, nei
riguardi del quale ebbe sempre una certa libertà interpretativa. Fra le
sue opere principali sono da ricordare:
Il marxismo visto da un marxista, Il
materialismo dialettico, La sociologia di Marx, La fine della storia, La somma e
il resto, opera autobiografica, e gli studi critici su Nietzsche, Pascal,
Rabelais. Ricordiamo inoltre:
L'esistenzialismo, Critica della vita
quotidiana, Logica formale e logica dialettica, Contributo all'estetica
(Hagetmau 1905 - Pau 1991).